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    • Il vocabolario: patire - che cosa significa e come usarlo
    • Il vocabolario: soffrire - che cosa significa e come usarlo

    Come usare patire e soffrire? Qual è la differenza?

    I verbi "patire" e "soffrire" si riferiscono entrambi a esperienze di dolore o disagio, ma si differenziano per sfumature di significato e contesto d'uso. "Patire" ha un'accezione più arcaica e intensa, spesso legata a sofferenze prolungate o sacrifici, mentre "soffrire" è più comune e indica un dolore fisico o emotivo, anche temporaneo.

    Patire - che cosa significa e come usarlo

    • Uso: "Patire" si usa per descrivere una sofferenza intensa, prolungata o legata a privazioni e sacrifici.
    • Significato:
      • Sopportare un dolore fisico o emotivo per lungo tempo.
      • Subire privazioni o disagi significativi.
    • Esempio:
      • Ha patito la fame durante la guerra. — Ha sofferto per la mancanza di cibo in un lungo periodo.
      • Patire una grande solitudine. — Provare un senso di isolamento intenso e duraturo.

    Soffrire - che cosa significa e come usarlo

    • Uso: "Soffrire" si usa per esprimere dolore fisico, emotivo o psicologico, anche se non necessariamente prolungato.
    • Significato:
      • Provare un dolore fisico temporaneo o cronico.
      • Vivere una situazione difficile o dolorosa dal punto di vista emotivo.
    • Esempio:
      • Soffro di emicrania da anni. — Ho un dolore ricorrente alla testa.
      • Ha sofferto molto per la perdita del padre. — Ha provato un forte dolore emotivo.

    Differenza principale tra patire e soffrire:

    • "Patire": Si usa per sofferenze intense, prolungate e spesso legate a privazioni o sacrifici.
    • "Soffrire": È un termine più generico, applicabile a dolori fisici ed emotivi, anche di breve durata.

    Usa "patire" per indicare dolori profondi e duraturi e "soffrire" per riferirti a disagi fisici o emotivi, anche temporanei.

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